5 consigli per scrivere un oggetto mail efficace

Infografica 3D oggetto mail ottimizzato aumenta l'open rate

Come ottimizzare l’oggetto di una email?

Una (buona) newsletter – o una qualsivoglia campagna di email marketing – non può prescindere da un oggetto mail il più possibile chiaro ed accattivante.

Il motivo è abbastanza semplice ed intuitivo: senza di ciò le probabilità che il destinatario la apra (e la legga) si abbassano notevolmente.

Pensa che secondo numerose ricerche condotte oltreoceano, quasi il 70% degli utenti segnala una mail come SPAM solo leggendo l’oggetto!

Ecco perché oggi abbiamo deciso di concentrarci su questo tema e condividere alcune esperienze ed alcuni consigli che speriamo potrebbero tornarti utili quando scrivi email per il tuo business online.

Ma prima facciamo un passo indietro e chiariamo per bene la terminologia che utilizzeremo in questo approfondimento.

Glossario base dell’email marketing

Newsletter: un messaggio di posta elettronica inviato massivamente agli iscritti di un sito web, a scopo informativo o promozionale.

Oggetto della email: una stringa di contenuto che viene presentata all’utente subito dopo il mittente, che anticipa il messaggio di posta elettronica, ed è visibile senza che si effettui alcun clic.

Preview text: breve testo che segue immediatamente la riga dell’oggetto. Anche questo visibile senza la necessità di cliccare sul messaggio.
Nota bene: non tutti i provider o dispositivi dispongono di questo spazio.

Open rate: una metrica che misura il numero di aperture della mail inviata, rispetto al numero di utenti che l’hanno ricevuta.
È utile, insieme ad altri KPI su cui non ci soffermeremo in questa sede, per valutare la qualità della comunicazione, quanto l’utenza l’ha apprezzata.

Esempio di oggetto mail e preview text
Esempio Youston

Bene, ora che abbiamo definito cosa intendiamo con i termini qui sopra, possiamo procedere con le nostre riflessioni.

1. Sii chiaro e diretto, fai focus sulle informazioni più importanti

L’oggetto è il primo componente a cui devi pensare quando scrivi una email che deve essere aperta dal più grande numero possibile di utenti ai quali è indirizzata.

Non relegarlo all’ultimo passaggio giusto prima di cliccare su “invia”!

Pensare fin dal principio ad un buon oggetto, infatti, non solo ti aiuterà a mantenere il focus nella tua comunicazione, ma in molti casi ti permetterà di capire se il messaggio che intendi mandare è facilmente riassumibile in una e una sola email.

Cosa intendiamo? Proviamo a spiegartelo con un esempio di oggetto.

Poniamo che la tua azienda debba partecipare ad un famoso evento a Milano e che tu voglia comunicarlo a tutti gli utenti presenti nel tuo database di email.

Oggetto: Confermata la nostra partecipazione all’evento di Milano. Ci sarà una sorpresa se vieni allo stand n°4.
Preview text: Siamo orgogliosi di far parte di un così grande progetto e speriamo di cuore di incontrarti lì.

Che ne pensi di questo incipit?

Penso sarai d’accordo con noi se diciamo che, nonostante si capisca cosa sta comunicando (più o meno…), non c’è un vero focus.
La notizia è la sorpresa? O la partecipazione? O ancora l’intento è trasmettere l’entusiasmo per l’evento?

Troppe informazioni!

Una struttura a nostro avviso migliore per catturare l’attenzione potrebbe essere la seguente.

Oggetto: Ti aspettiamo al nome evento con una sorpresa!
Preview text: Passa a trovarci allo stand n°4

Chiaramente se l’obiettivo è portare persone allo stand.
Qualora gli obiettivi fossero più di uno, niente panico: una buona strategia può semplicemente essere quella di inviare più comunicazioni sullo stesso argomento, ma che presentano dettagli differenti.

2. Scrivi un oggetto breve

Normalmente quanto sono lunghi i tuoi oggetti?

Praticamente tutti i servizi di email marketing ti aiutano in questo senso [dandoti feedback in tempo reale], ma ripeterlo non è mai un errore a nostro avviso: non far troncare il testo!

Cerca di mantenere una lunghezza compresa tra le 6 e le 9 parole.
Rischi altrimenti quel fastidioso effetto dei puntini di sospensione…

Se il servizio a cui ti appoggi è sprovvisto di una funzionalità di “preview” che ti mostri chiaramente l’aspetto finale della tua email e tantomeno l’efficacia prevista del tuo oggetto, puoi utilizzare tool online gratuiti.

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3. Utilizza i tag per personalizzare l’oggetto

Se nel tuo database raccogli, oltre alla email, anche il nome dell’utente (pratica che ti consigliamo caldamente), usalo nell’oggetto!

Normalmente è infatti possibile utilizzare un tag dinamico che recupera in automatico il nome del destinatario.

Facciamo un esempio.

Oggetto generico: Sono arrivati i cofanetti di Natale!
Con personalizzazione: [NOME UTENTE] sono arrivati i cofanetti di Natale!

Con MailChimp puoi farlo utilizzando al posto di [NOME UTENTE] il merge tag *|FNAME|*.

Con ActiveCampaing con il tag %NOME%.

Su Klaviyo dovrai invece utilizzare {{ first_name }}.

Può sembrare complicato, ma fidati: è molto più semplice di quel che sembra!

E soprattutto è un fattore che influisce, molti più di altri, positivamente sull’open rate.

Ce lo racconta la nostra esperienza diretta sul campo, ma anche numerose indagini; una tra tutte: quella condotta da Informz.

4. Utilizzo delle Emoji: sì o no?🤔

Se ti aspetti la risposta definitiva e valida fino alla fine del Secolo a questa domanda… beh ci dispiace deluderti.

Purtroppo, infatti, la scelta di utilizzare o meno le emoji nell’oggetto delle tue email è strettamente correlato a:

  • il posizionamento del tuo brand;
  • il settore in cui opera;
  • l’audience a cui si rivolge.

Prova a pensare anche:
l’utente che leggerà questa email, che casella possiede?
Riceve molte altre email simili alla mia?
Come posso differenziarmi dalle altre solo dall’oggetto?

Quindi sì: la nostra risposta è un classico “dipende“, che dovrai interpretare sulla base delle caratteristiche del tuo business, della tua strategia e della tua clientela.
E soprattutto testando varie strade per comprendere quella più profittevole nel tuo caso specifico.

Se dovesse servirti aiuto in questo senso, o vuoi solo un confronto senza impegno con uno dei nostri esperti, contattaci dalla pagina del nostro sito dedicata all’ottimizzazione e alle automazioni di marketing.

5. Evita le spam words!

Piuttosto cerca di utilizzare parole che possono aiutare l’open rate.
Ebbene sì: esistono alcune “paroline magiche” che, se presenti nell’oggetto, statisticamente sembrano alzare tantissimo la probabilità che le tue email vengano aperte.

Tra queste: consegna gratuita, in regalo, saldi, novità, offerta, esclusivo/a, avviso.

Discalimer: usa questo elenco con attenzione!
Non stiamo dicendo che ogni brand, indistintamente, debba scegliere queste parole in TUTTE le email che manda.
Chiaramente vanno ben selezionate in base alla coerenza rispetto alla comunicazione.

E per chiudere ci sembra più che sensato condividerti anche quelle che, al contrario, penalizzano l’apertura (molte di queste semplicemente perché fanno finire automaticamente in SPAM.

Alcuni esempi: gratis, €€€, compra, urgente, cosa aspetti?, non è spam, prestito.

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