Scopri come, grazie ad una strategia digital e SEO, abbiamo portato un nostro cliente da zero traffico organico ad un flusso mensile costante di lead profilati
Cliente in questione: Arthea Eventi.
Una realtà locale di Bologna che si occupa di realizzare eventi aziendali con un tocco di originalità: l’arte e gli artisti.
Arthea infatti organizza eventi per le aziende con focus su momenti artistici in grado di sviluppare engagement marketing efficace e creativo sia a livello interno, con e tra i dipendenti, sia verso un mercato di nuovi clienti.
Contesto
Era il lontano 2018 e Caterina, founder di Arthea Eventi, è venuta da noi con il suo progetto e una presenza online solo di facciata: un sito web e i classici profili social per “essere presenti”. Nulla di ottimizzato sul target desiderato e sui servizi offerti.
Faccio subito un inciso: se ti stai chiedendo “È il 2024 e mi parlate di un caso studio che inizia nel 2018? Ma volete prendermi in giro?” ti fermo subito. No, non vogliamo assolutamente prenderti in giro.
Questo case study serve per far capire come si possono ottenere clienti investendo in un lavoro combinato tra una buona strategia SEO iniziale e una costante attività di content marketing.
In troppi vengono da noi convinti che nel giro di due mesi avranno raggiunto le prime posizioni della SERP di Google.
Allo stesso tempo in troppo pochi sanno che posizionarsi in maniera profittevole per il proprio business è tutt’altro che un lavoro veloce e immediato, specie se non hai il budget da investire sui canali di promozione (che torna utile per aumentare il traffico e la visibilità).
Ed infatti Arthea al tempo non aveva la possibilità di investire in advertising online.
Caterina e il suo team hanno dovuto concentrare i loro sforzi di business su altro, ma hanno seguito le indicazioni descritte nella nostra analisi, hanno messo in opera la strategia suggerita e ne hanno raccolto i frutti: hanno iniziato a ricevere ogni mese contatti profilati e in target.
Il tasso di conversione online (intendendo come conversione il lead ricevuto) è del 3%, mentre il tasso di conversione offline (ossia i lead che sono diventati clienti effettivi) è dell’1% di ingaggi high ticket (la percentuale sarebbe maggiore se includiamo anche il low-middle ticket).
Non male se pensiamo che si tratta di lead profilati ottenuti da un traffico puramente organico.
Il numero medio raggiunto di contratti chiusi provenienti dall’online è oggi in grado di sostentare il cashflow di Arthea, permettendo al business di Caterina di crescere ed espandersi.
Cosa abbiamo fatto?
Cercherò di raccontartelo brevemente.
Step 1: Analisi e Strategia digital
Siamo un’agenzia che da anni è orientata a lavorare basandosi sui dati quindi, prima ancora di fare qualsiasi tipo di intervento, abbiamo svolto un’analisi del mercato online e successivamente progettato una Digital Strategy e un Media plan adeguati agli obiettivi della cliente.
Abbiamo voluto consegnare a Caterina tutti gli strumenti necessari per iniziare a promuoversi online in modo strutturato (ma con un budget limitato), partendo da indicazioni di ottimizzazione per le campagne Google AdWords (oggi Google Ads), fino a consegnarle delle linee guida visual, testuali e di pubblicazione per i suoi canali social.
Parallelamente, abbiamo realizzato un’analisi verticale del panorama organico, che nel dettaglio si è espressa in:
- un’analisi delle keyword posizionate e della qualità dei contenuti onsite;
- un’audit SEO tecnico per evidenziare tutti gli errori da risolvere sul sito;
- un’analisi del target e delle abitudini di comportamento, dunque una indagine sui competitor, sui search intent e una keyword research.
A questo punto abbiamo progettato una strategia SEO di avviamento, studiata con focus sugli obiettivi della cliente (brand awareness e lead acquisition).
Step 2: revisione e ottimizzazione del sito
Una volta definita l’intera strategia di web marketing, abbiamo messo subito in pratica degli interventi strutturali di restyling onsite, focalizzandoci sull’ottimizzazione dell’architettura di navigazione, ottimizzando il customer journey e il sistema di internal linking.
Abbiamo inoltre risolto tutti gli errori tecnici SEO evidenziati e ristudiato i principali meta tag, riportando la piattaforma ad uno stato dell’arte ottimale per svolgere la sua funzione primaria: fornire informazioni chiare e di facile consultazione riguardo ad un servizio innovativo e unico nel suo genere (dunque per questo difficile da capire per un neofita).
Ma non è finita qui! Con Caterina abbiamo capito che era necessario avviare una strategia di content marketing incentrata sul blog, volta ad “educare” la sua audience rispetto al valore dei servizi che offriva: non è facile vendere ad un dirigente d’azienda un servizio di team building che si basa sul teatro e sull’arte performativa… soprattutto se il tuo interlocutore è un imprenditore classico, “vecchio stampo”, poco incline ad aprirsi alle novità.
Step 3: content marketing per il blog
Abbiamo aiutato Arthea Eventi a creare un piano editoriale basato sulle sue keyword di interesse e sugli intenti di ricerca della target audience.
In un mondo ideale, la cosa migliore da fare in questa fase è delegare la gestione del blog ad un esperto di SEO copywriting, che conosca bene determinate dinamiche e sappia come e dove intervenire per raggiungere il risultato.
Ma le singole esigenze aziendali dei diversi clienti non possono essere ignorate.
Capendo l’esigenza della cliente di arrivare ad un certo grado di autonomia nella gestione del proprio spazio blog, abbiamo cercato di darle tutti gli strumenti fondamentali per realizzare contenuti di valore per il suo pubblico.
Oggi più che mai, il principio cardine della SEO semantica è scrivere per l’utente, cercando di rispondere alle sue reali esigenze di ricerca. Le abbiamo quindi fornito informazioni e formazione che le permettessero di realizzare contenuti SEO friendly ingaggianti (se vuoi approfondire il tema, leggi questo articolo).
Per un primo periodo abbiamo accompagnato Caterina e il suo team nella gestione del blog, fino a renderli autonomi e, se oggi hanno ottenuto il risultato che volevano, molto lo devono anche alla loro costanza.
Si sono dati da fare e hanno lavorato sul blog in maniera costante (una parola chiave in questo tipo di attività) per due anni consecutivi.
Ok e quindi dal 2020 ad oggi che risultati ha ottenuto?
È successo che il sito ha ingranato.
Che il nome si è diffuso, il contenuto si è posizionato come doveva a livello local e Caterina ha iniziato a ricevere tutti i mesi un numero costante di contatti validi e che convertono.
E ancor di più: che convertono in ingaggi high ticket!
In pratica è successo che il lavoro fatto insieme ha soddisfatto pienamente le aspettative della cliente.
E questo è il motivo principale per cui ancora ci entusiasmiamo nel fare il nostro mestiere.☺️
Il business di Arthea Eventi sta crescendo, dunque, anche grazie al web (e alla qualità dei loro eventi chiaramente).
Soprattutto senza dover per forza investire (cifre molto spesso importanti) in adv.
Ci vuole però tempo. Con la SEO – lo ripeto per imprimerlo bene – ci vuole tempo. Ci vuole strategia, analisi, ricerca, revisione, aggiornamento. E poi ci vuole costanza.
E ora?
E ora non ci si ferma mica!
La strategia attivata qualche tempo fa era (come ho specificato all’inizio) una strategia di avviamento.
Nel frattempo sono cambiate tantissime cose, dalle abitudini degli utenti alle “leggi” che governano tutto l’ecosistema organico di Google.
È giunto quindi il momento di rianalizzare, ristudiare i trend e i search intent, rivedere il percorso decisionale degli utenti,… e di passare allo Step 4: ottimizzare quello che abbiamo già costruito e scalare in visione dei nuovi obiettivi.
Perché quando si ottiene il risultato e si arriva all’obiettivo minimo prefissato, il lavoro non finisce ma ricomincia, nell’ottica di operare per mantenere i risultati raggiunti e portare il business a un livello successivo di crescita.